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Il Seme Del Futuro

Regia

Francesca Frigo

Anno

2022

Salvare le foreste significa salvare gli esseri umani


"Un film scientificamente molto corretto che pone sul tappeto la questione di estrema attualità del cambiamento climatico con tutte le conseguenze del caso e quindi sugli effetti che può produrre sugli ecosistemi. Un documento prezioso che fa meditare sul nostro futuro." Motivazioni primo premio Sestriere Film Festival

GUARDA IL FILM IN STREAMING 

https://vimeo.com/ondemand/semedelfuturo


Lo scienziato Giorgio Vacchiano torna sulle montagne della sua infanzia, in Valle d'Aosta, là dove è nato il suo amore per la natura. Qui trova un ecosistema in rapido mutamento: ghiacciai che scompaiono, incendi, invasioni di insetti sono gli effetti evidenti del cambiamento climatico. L'obiettivo di Giorgio è elaborare una strategia in grado di modellare la foresta del futuro, una foresta capace di contrastare i cambiamenti del clima, dal momento che salvare gli alberi è l’unico modo per salvare noi stessi.


NOTA DELL'AUTRICE

Giorgio indaga il territorio, raccoglie indizi, mette insieme i pezzi di un puzzle che gli permette di valutare lo stato di salute della foresta. Studia come gli esseri umani hanno gestito in passato i boschi, in modo da farne un alleato per la loro stessa sopravvivenza. Proietta questa relazione nel futuro, mettendo insieme i dati e immaginando nuovi scenari. È un processo di ricerca scientifica che ha già in se stesso una forte struttura narrativa. Di fronte a una grave minaccia, lo scienziato si inoltra nel mondo dei boschi per cercare delle risposte, qui incontra alleati che lo aiutano a interpretare i segnali della natura e a elaborare una soluzione. La ricerca sul campo di Giorgio ci offre un punto di vista forte e specifico per raccontare in modo efficace un tema complesso come quello del cambiamento climatico e dei suoi effetti.



Premio Università degli Studi di Bergamo

Il seme del futuro di Francesca Frigo

Fin dal titolo, ‘Il seme del futuro’ risulta una produzione ben fatta e incisiva riguardo al tema raccontato, che è quello di un ricercatore che pensa ad un futuro possibile di armonia tra umanità e natura; il solo modo per andare avanti, verso una nuova abitabilità della Terra. Il film è pertinente col tema del Festival, dinamico e coinvolgente per lo spettatore, unisce la profondità umana e la bellezza dei paesaggi al rigore scientifico, che si esprime con le interviste realizzate direttamente sul luogo e con le lezioni universitarie tenute dal protagonista.

Egli cerca in questo modo di trasmettere ai giovani il suo amore per il territorio e la passione per la ricerca e per la tecnologia virtuosa, non usata per distruggere, bensì ripensata come strumento prezioso per comprenderla e averne cura. Questo canale di comunicazione tra gli studenti e il ricercatore è ciò che ha colpito maggiormente tutti noi giurati: non si limita alla contemplazione della natura, ma offre uno spunto di riflessione e d’azione molto interessante e ben articolato. “Il seme del futuro” trasmette speranza, una speranza che va alimentata con la conoscenza e la sensibilità, affinché tutti noi possiamo guardare ad un futuro migliore.

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