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Sanperé! Venisse il fulmine

Regia:

Anno:

Francesca Frigo

2013

Durata:

61

Un anno in un centro di accoglienza per richiedenti asilo

Regia

Francesca Frigo


Con

Doiare Diarra
Youssouf Darko
Kamara Tinemakan
Lassine Karim Doumbia
Youssouf Diallo
Ibrahim Diallo
Nouhou Kouame
Adama Sangare
Tidiane Samake


Soggetto

Andrea Parena
Francesca Frigo


Fotografia

Francesca Frigo


Montaggio

Enrico Giovannone


Fonico

Andrea Parena


Post-produzione audio

Niccolò Bosio


Colorist

Alessandro Dominici


Traduzioni

Mamadou Coulibaly
Brah Hema Kone
Oliver D'adda


Produzione

BabyDoc Film

All’interno di un piccolo centro di accoglienza della provincia di Cuneo, il giovane ivoriano Diarra e i suoi compagni di sventura arrivati dalla Libia vivono per un anno in attesa di ricevere un permesso di soggiorno e le loro risposte alla domanda di asilo politico.Tra chi è stato costretto ad imbarcarsi per il conflitto libico e chi ha pagato per cercare futuro in Europa, le giornate di questi ospiti si riempiono dell’unica cosa che hanno, le loro parole e i loro pensieri.L’attesa diventa il tempo del confronto e del dialogo su ciò che vedono intorno a loro, l’Italia e gli italiani, così come della conoscenza reciproca, attraverso i racconti del passato e le diverse esperienze del presente. Intanto il tempo dell’attesa si trasforma nel trambusto degli ultimi mesi, in cui si susseguono le risposte alle domande di asilo e le confuse notizie della imminente chiusura del centro. Finisce la cosiddetta Emergenza Nordafrica, che li ha visti protagonisti involontari per quasi due anni. Dopo aver condiviso ogni giornata Diarra e gli altri riprenderanno così il loro cammino, ognuno verso un diverso destino, ognuno per sè.



Note di regia


All’interno di un piccolo centro di accoglienza della provincia di Cuneo, il giovane ivoriano Diarra e i suoi compagni di sventura arrivati dalla Libia vivono per un anno in attesa di ricevere un permesso di soggiorno e le loro risposte alla domanda di asilo politico.Tra chi è stato costretto ad imbarcarsi per il conflitto libico e chi ha pagato per cercare futuro in Europa, le giornate di questi ospiti si riempiono dell’unica cosa che hanno, le loro parole e i loro pensieri.L’attesa diventa il tempo del confronto e del dialogo su ciò che vedono intorno a loro, l’Italia e gli italiani, così come della conoscenza reciproca, attraverso i racconti del passato e le diverse esperienze del presente. Intanto il tempo dell’attesa si trasforma nel trambusto degli ultimi mesi, in cui si susseguono le risposte alle domande di asilo e le confuse notizie della imminente chiusura del centro. Finisce la cosiddetta Emergenza Nordafrica, che li ha visti protagonisti involontari per quasi due anni. Dopo aver condiviso ogni giornata Diarra e gli altri riprenderanno così il loro cammino, ognuno verso un diverso destino, ognuno per sè.


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