Il Seme Del Futuro
Regia:
Anno:
Francesca Frigo
2022
Durata:
62
Salvare le foreste significa salvare gli esseri umani
"Un film scientificamente molto corretto che pone sul tappeto la questione di estrema attualità del cambiamento climatico con tutte le conseguenze del caso e quindi sugli effetti che può produrre sugli ecosistemi. Un documento prezioso che fa meditare sul nostro futuro." Motivazioni primo premio Sestriere Film Festival
Regia: FRANCESCA FRIGO
Con: GIORGIO VACCHIANO
Scritto da: ANDREA PARENA, FRANCESCA FRIGO, DAVIDE MAZZOCCO, RENATO DI GAETANO
con la gentile collaborazione di: GIORGIO VACCHIANO
Fotografia: ANDREA PARENA
Riprese: ANDREA PARENA, RENATO DI GAETANO, FRANCESCA FRIGO
Riprese aeree: ANDREA CARLOTTO
Montaggio: ANDREA PARENA, FRANCESCA FRIGO
Finalizzazione: ENRICO GIOVANNONE
Suono in presa diretta: ENRICO MONTROSSET, MARCO MONTANO, ALBERTO BICH, EMILIANO GHERLANZ
Color Grading: STEFANO CECCON A.I.C. - IMAGO
Post-produzione audio: EMILIANO GHERLANZ - KAHUNA SOUND
Supervisione alla post-produzione: ENRICO MONTROSSET – L'EUBAGE
Prodotto da: ANDREA PARENA & FRANCESCA FRIGO - BABYDOC FILM
Con il sostegno di FILM COMMISSION TORINO PIEMONTE - PIEMONTE DOC FILM FUND
Con il contributo del FONDO PER IL SOSTEGNO ALLA PRODUZIONE AUDIOVISIVA DELLA FONDAZIONE FILM COMMISSION VALLÉE D’AOSTE
Festival
2023 nov Festival di Cinema sulle Foreste Concorso 2 Premi
https://www.youtube.com/watch?v=N-47yr_gvoY
https://www.youtube.com/watch?v=jpFK_Ktnu7E
2023 lug Sestriere Film Festival - Dalle Montagne Olimpiche… uno Sguardo sul Mondo Concorso 1 premio
https://www.youtube.com/watch?v=NdZOPmvEl4Y&t=2s
2023 mar Festival du Film Vert Competition Court Metrage
2023 mar Glocal Film Festival Professione Documentario
2023 gen Orobie Film Festival Concorso
2022 ago Cervino Cinemountain International Film Festival Concorso Film Commission Valle d’Aosta - 1 Premio Film Commission Valle D'Aosta. https://www.facebook.com/watch/?v=756038082389104
2022 giu Cinemambiente Made in Italy
GUARDA IL FILM IN STREAMING
https://vimeo.com/ondemand/semedelfuturo
Lo scienziato Giorgio Vacchiano torna sulle montagne della sua infanzia, in Valle d'Aosta, là dove è nato il suo amore per la natura. Qui trova un ecosistema in rapido mutamento: ghiacciai che scompaiono, incendi, invasioni di insetti sono gli effetti evidenti del cambiamento climatico. L'obiettivo di Giorgio è elaborare una strategia in grado di modellare la foresta del futuro, una foresta capace di contrastare i cambiamenti del clima, dal momento che salvare gli alberi è l’unico modo per salvare noi stessi.
NOTA DELL'AUTRICE
Giorgio indaga il territorio, raccoglie indizi, mette insieme i pezzi di un puzzle che gli permette di valutare lo stato di salute della foresta. Studia come gli esseri umani hanno gestito in passato i boschi, in modo da farne un alleato per la loro stessa sopravvivenza. Proietta questa relazione nel futuro, mettendo insieme i dati e immaginando nuovi scenari. È un processo di ricerca scientifica che ha già in se stesso una forte struttura narrativa. Di fronte a una grave minaccia, lo scienziato si inoltra nel mondo dei boschi per cercare delle risposte, qui incontra alleati che lo aiutano a interpretare i segnali della natura e a elaborare una soluzione. La ricerca sul campo di Giorgio ci offre un punto di vista forte e specifico per raccontare in modo efficace un tema complesso come quello del cambiamento climatico e dei suoi effetti.
Premio Università degli Studi di Bergamo
Il seme del futuro di Francesca Frigo
Fin dal titolo, ‘Il seme del futuro’ risulta una produzione ben fatta e incisiva riguardo al tema raccontato, che è quello di un ricercatore che pensa ad un futuro possibile di armonia tra umanità e natura; il solo modo per andare avanti, verso una nuova abitabilità della Terra. Il film è pertinente col tema del Festival, dinamico e coinvolgente per lo spettatore, unisce la profondità umana e la bellezza dei paesaggi al rigore scientifico, che si esprime con le interviste realizzate direttamente sul luogo e con le lezioni universitarie tenute dal protagonista.
Egli cerca in questo modo di trasmettere ai giovani il suo amore per il territorio e la passione per la ricerca e per la tecnologia virtuosa, non usata per distruggere, bensì ripensata come strumento prezioso per comprenderla e averne cura. Questo canale di comunicazione tra gli studenti e il ricercatore è ciò che ha colpito maggiormente tutti noi giurati: non si limita alla contemplazione della natura, ma offre uno spunto di riflessione e d’azione molto interessante e ben articolato. “Il seme del futuro” trasmette speranza, una speranza che va alimentata con la conoscenza e la sensibilità, affinché tutti noi possiamo guardare ad un futuro migliore.